Nei nostri ultimi due incontri abbiamo sconfinato nel mondo delle graphic novel o “romanzo a fumetti”, come viene definito il genere in Italia, quindi nel mondo degli adulti.
Alcune delle novelle che abbiamo visitato possono comunque considerarsi ottime letture anche per i ragazzi.
Abbiamo incontrato generi diversi per grafica e scrittura; graphic novel che ci hanno interessato e ci sono piaciute per motivi diversi, ve le presentiamo di seguito sperando che possano essere, anche per voi che ci leggete, un buon suggerimento di lettura.
Per prime presentiamo due graphic novel che sono rivolte al pubblico dei ragazzi (intorno ai 12 anni circa).
E LA CHIAMANO ESTATE
Per prime presentiamo due graphic novel che sono rivolte al pubblico dei ragazzi (intorno ai 12 anni circa).
E LA CHIAMANO ESTATE
Mariko Tanaki
Jillian Tanaki
Disegnata e scritta dalle cugine canadesi Mariko Tamaki e Jillian Tamaki, per Bao Publishing, 2014.
Questo libro ha vinto il premio Gran Guinigi nel 2014 e la Medaglia Caldecott nel 2015.
Mariko Tamaki è una sceneggiatrice e artista canadese. Oltre all'apprezzata graphic novel Skim, cocreata con Jillian Tamaki, ha scritto diversi libri di fiction e non-fiction e diretto un cortometraggio.
Jillian Tamaki è una disegnatrice canadese che vive a Brooklyn, New York. Ha due libri all'attivo (tra cui Skim con Mariko Tamaki) e il webcomic Super Mutant Magic Academy.
Questa è la storia di un'estate di Rose e dei suoi genitori ad Awago Beach, località nella quale vanno da quando lei era bambina.
Awago è il suo rifugio estivo, dove ritrova l'amica di sempre Windy, la sorellina che non ha mai avuto.
Questa estate di Rose è diversa però.
Mamma e papà litigano e Rose e Windy assistono a una crisi familiare ... meno male che Rose e Windy possono fidarsi ciecamente l'una dell'altra.
La narrazione ben rappresenta i mille sentimenti che popolano la preadolescenza, la scoperta della non infallibilità dei genitori e ciò che ne consegue.
Un racconto che emoziona, in grado di parlare a diverse età.
Belle tavole, a singola o doppia pagina intere, di grande respiro.
FANTASMI
Raina Telgermeier
Disegnata e scritta da Raina Telgemeier per l'editrice Il Castoro, 2017
Raina Telgemeier, autrice di Smile e vincitrice di tre Eisner Award, crea una storia profonda e commovente sull’importanza della famiglia e dell’amicizia.
La sorellina di Cat Maya soffre di fibrosi cistica, una malattia respiratoria incurabile e il clima di Bahìa de la Luna in Messico, umido,ventoso e nebbioso è un toccasana per i suoi polmoni.
Cat non è felice di trasferirsi a Bahía de la Luna: deve abbandonare il suo mondo, i suoi amici e ricominciare in un’altra città.
Questa nuova città però è particolare, nasconde un segreto: ci sono i fantasmi!!!
Maya non vede l’ora di incontrarli, Cat invece è paurosa.
Tra poco si celebrerà un giorno speciale, il Día de los Muertos, il giorno in cui i fantasmi degli antenati scomparsi tornano sulla Terra e fanno visita ai familiari, i vivi e i morti hanno l’occasione di rincontrarsi.
Per celebrare l'occasione in città si organizza una grande festa a cui partecipano tutti gli abitanti … Cat dovrà affrontare le sue paure e fare la giusta scelta per il bene della sua sorellina.
Fantasmi ha vinto l’Eisner Award 2017.
Per i ragazzi più grandi o per gli adulti ...
BABILON
Danijel Zezelj
Disegnata da Danijel Zezelj nel 2013, pubblicata per le Eris Edizioni, 2017.
Babilon è una “wordless novel”, cioè una graphic novel senza dialoghi, per questo accessibile per ogni lettore senza l’ostacolo della lingua.
Non è la prima vordless novel dell’autore, ma è curioso il titolo Babilon: un riferimento diretto al mito biblico della torre di Babele e della sua distruzione, dopo che Dio confuse le lingue degli abitanti di Babilonia e rese impossibile che si comprendessero tra loro, fu impossibile terminarne la costruzione.
Questa storia parla del desiderio di grandezza di un sindaco.
Costruire il palazzo più alto del mondo.
Contemporaneamente il sindaco affida ad un maestro intagliatore l’incarico di costruire una giostra di legno da collocare in cima al palazzo.
Per realizzare questo progetto però un intero quartiere viene raso al suolo, i suoi abitanti cacciati.
Per il desiderio di uno viene distrutto un pezzo di società di molti.
Per il desiderio di uno viene distrutto un pezzo di società di molti.
Il racconto viene reso dall’autore attraverso la creazione di figure, palazzi e paesaggi che si muovono nelle vignette grazie al contrasto tra bianco e nero, tra ombre e luci.
Le tavole nei racconti di Zezelj, (cliccando sul nome vai al suo sito ufficiale), sono in parte grandi, importanti, con ardue prospettive e architetture gotiche ed in parte ricche di piccole vignette, quadrate, che descrivono dettagli a volte incomprensibili se guardati senza considerare l'intero contesto della storia.
Per esempio vediamo il dettaglio delle dita dell'intagliatore Lev che accarezzano il legno, lo scalpello che intarsia un particolare, le curve di una scultura che solo alla fine si possono collocare all’interno del risultato finale ...
(Possiamo forse rintracciare un riferimento a questa graphic novel nel documentario Berlin-Babylon sulla costruzione "affannosa" di Berlino negli anni '90, dopo la caduta del muro).
LA CASA
Paco Roca
Le intuizioni di Turing contribuiranno a creare Colossus, una macchina, (che porrà le basi per la creazione dell'intelligenza artificiale e che vediamo rappresentata nella graphic novel come un robot amico), creata per decifrare le comunicazioni dell'esercito tedesco durante la Seconda Guerra Mondiale e in grado di battere Enigma, lo strumento utilizzato dai nazisti per scambiarsi le informazioni in forma criptata.
La lotta tra le due macchine viene rappresentata come un vero e proprio scontro, sul modello dei mecha manga giapponesi, per ben 11 pagine!
La capacità di rendere accessibili, senza banalizzare, tutti i concetti matematici e logici presenti nella biografia del matematico britannico è un punto di forza del libro.
Dopo la guerra la vita di Alan Turing ha una svolta drammatica. La tradizione conservatrice e il moralismo vittoriano, descritte con vignette che ci parlano di Oscar Wilde e E.M. Forster, determinano una condanna per la sua omosessualità, da lui mai nascosta, punita dalla legge con la castrazione chimica che lo porterà alla depressione e quindi alla morte.
Si suicida ingerendo un boccone di mela intriso di cianuro.
Sia la grafica che Tuono Pettinato usa, linee morbide e colori netti e l'ironia dei testi, con cui Francesca Riccioni tratta la gravità della vicenda, rendono il fumetto particolarmente accessibile sia come opera di divulgazione scientifica che come storia personale.
Le ultime due graphic novel delle quali parliamo sono L'olmo e altre storie e Al tempo di papà.
Nella prima il grande autore Jirō Taniguchi illustra otto racconti dello scrittore Ryuichiro Utsumi.
La seconda è invece scritta e illustrata da Taniguchi.
Entrambe sono pubblicazioni non recenti, ma per la finezza della grafica e il contenuto introspettivo dei racconti risultano molto attuali.
L'OLMO E ALTRI RACCONTI
E' la storia di Yoichi che apprende dalla sorella della morte del padre.
Ritorna così nella sua città natale, Tottori e rivivendo i suoi ricordi, quelli della sorella e dello zio soprattutto, ripercorre la vita passata ed il suo rapporto con il padre da cui si era allontanato.
Nell’incendio, realmente accaduto, che devastò la città il padre, barbiere, perde il negozio e la madre, per iniziare la ricostruzione del salone, accetta un prestito dai genitori.
Il padre, per ripagare il prestito e mantenere intatto il suo onore, inizia a lavorare senza sosta e questo crea un distacco con la madre che li porterà ad un divorzio, impossibile da comprendere per un ragazzo.
E' così che sua madre esce dalla sua vita e l’adolescente Yoichi, per riempire il vuoto lasciato da quest'assenza, si butta a capofitto nello sport prima e nell’affetto di un animale domestico poi, incolpando il padre della situazione.
La madre da una parte e il padre dall'altra si ricostruiscono una nuova vita e una nuova famiglia, ma Yoichi non ne vuole far parte, ormai adulto decide di intraprendere la carriera universitaria a Tokyo trovando successo lavoro e amore.
Dopo più di dieci anni dalla sua ultima visita Yoichi si ritrova così a tu per tu con il padre e con la sua città natale ...
Al Tempo di Papà è la riscoperta malinconica e nostalgica di un uomo dei suoi sentimenti e delle sue incertezze.
Sullo sfondo Taniguchi ricostruisce la vita del Giappone nelle piccole città nel dopo Guerra, contemporaneamente descrive una dimensione più personale seguendo Yoichi alla scoperta della fotografia, che significherà per lui “l’indipendenza”.
L’incomunicabilità è la chiave di volta di un rapporto padre -figlio complesso; solo la morte, come orizzonte ultimo dell’esistenza e criterio ultimo per giudicare azioni e comportamenti, muterà il punto di vista del protagonista non solo sul padre ma anche sulla sua città natale.
La grafica di Taniguchi riserva una particolare attenzione alle figure, raramente intere.
Il tratto è essenziale, i volti appaiono spesso privi di sfondi per non distrarre il lettore.
Disegnata e scritta da Paco Roca, pubblicata per le l'editore Tunuè, 2016.
Questo libro ha vinto al Concorso Libri a Fumetti a Romics nel 2017 e nello stesso anno come Miglior Libro di scuola europea.
La casa del titolo è una seconda casa cioè il luogo di ritrovo della famiglia.
La casa è anche il luogo dei ricordi raccolti in una vita intera.
Questo è quello che ritrovano tre figli, Josè un artista, Vincente il maggiore e Carla la più giovane e amata, che dopo la morte del padre tornano alla casa, dovendo venderla, per sistemarla un po’.
Tre caratteri diversi, che erano uniti solo dal desiderio di non doversi recare ogni weekend in quel luogo sperduto.
I tre fratelli si ritrovano ora a rivivere in alcuni flashback la loro vita passata col padre, la casa del titolo è anche il riflesso dell’uomo che l’aveva voluta e vi aveva vissuto.
I tre fratelli si ritrovano ora a rivivere in alcuni flashback la loro vita passata col padre, la casa del titolo è anche il riflesso dell’uomo che l’aveva voluta e vi aveva vissuto.
Vendere la casa, così come liberarsi del contenuto, assume per ognuno di loro un significato diverso.
Per alcune persone disfarsi degli oggetti è liberatorio, per altre impossibile, come se perdessero di nuovo la persona amata, per altre ancora un normale aspetto della vita perché i ricordi si custodiscono nella mente e non nelle cose.
Nel La casa, Paco Roca, come già in altre sue graphic novel, ci guida nel proprio intimo familiare raccontandoci, con semplicità e profondità, il dolore di chiunque abbia perso una persona cara.
MACARONI!
Thomas Campi
Vincent Zabus
Disegnata da Thomas Campi, scritta da Vincent Zabus, per l’editore Coconino Press - Fandango, 2016.
Il libro è stato vincitore del Prix Cognito 2016 per il miglior fumetto a carattere storico.
L’undicenne Romeo dovrà passare una settimana di vacanza a casa del nonno che vive in una città del Belgio, in una casa senza nemmeno la televisione.
Non è una prospettiva allettante per Romeo.
La visita però avrà dei risvolti inattesi.
Dietro l’apparenza scorbutica e taciturna nonno Ottavio nasconde i ricordi di una storia piena di sofferenze e sacrifici.
Il nonno racconta, come successe a molti altri italiani emigrati nel dopoguerra per lavorare, la vita dura nelle miniere del Belgio, accompagnata dai pregiudizi e dalla diffidenza verso lo straniero, raccontando riannoda il filo con le proprie radici.
Una graphic novel che parla di migrazione e della difficoltà di raccontare per chi, per tutta la vita, è stato abituato a tacere.
Tre generazioni che imparano a conoscersi.
Un libro, che grazie a dialoghi e disegni a mezza tinta di grande espressività, ci commuove con il racconto della lotta degli emigrati italiani per iniziare una nuova vita in Belgio.
Nelle ultime pagine del libro Zabus ci descrive come è nata la storia, cioè dal racconto dell’amica Inés, il cui padre era un immigrato in Belgio, come si evince dalle foto dei documenti d’identità, del permesso di soggiorno e di lavoro inserite nel libro. Ci parla dello spettacolo ispirato alla storia, grazie alle splendide marionette della compagnia Théatre Zygomars e delll’incontro con l'illustratore Thomas Campi che ha permesso la realizzazione di Macaroni!
LA TERRA DEI FIGLI
Gipi
Disegnata e scritta da Gipi (Gian Alfonso Pacinotti) per l'editore Coconino Press - Fandango, 2016.
Gipi ci racconta una storia lineare, dall’inizio alla fine, ma l'inizio è anche una fine ... la fine, stavolta, c’è già stata, è la "fine del mondo" ... per come lo conosciamo.
Questo libro è uscito a ridosso di Lucca Comics & Games 2016.
C'è una comunità di pochi sopravvissuti che vivono presso la palude, un luogo difficile, si guardano in cagnesco e diffidano l’uno dell’altro perché le risorse sono scarse e spesso avvelenate.
Non si dice nel racconto a cosa sia dovuta la Fine, ma il mondo che conosciamo noi non esiste più, ci sono invece miseria, fame, ignoranza e crudeltà.
Ci sono un padre e due figli. Il padre tratta con durezza i figli affinché siano in grado di sopravvivere e loro non sanno nemmeno cosa sia una carezza, non conoscendo l'affetto credono di non averne bisogno.
Sulla pagina di apertura del libro, prima che la storia abbia inizio, leggiamo queste parole:
“Sulle cause e i motivi che portarono alla Fine si sarebbero potuti scrivere interi capitoli nei libri di storia. Ma dopo la Fine nessun libro venne scritto più.”
In un certo senso questo non è un libro perché non c'è una voce narrante, ma solo un susseguirsi di immagini autonome, come la pellicola in un film.
Tutto però nella storia, ruota attorno a un libro, il diario del padre, che i figli non sanno leggere perché il padre ha evitato di insegnarlo loro, ma per loro diventa impellente sapere che cosa c'è scritto, quale sia stata la loro origine, che cosa il padre sentiva veramente per loro…
E' una storia che, nella sua fantasticità, appare simile a quello che può accadere in certe periferie degradate del mondo, prive di cultura e di bellezza dove nemmeno gli affetti sembrano avere spazio.
I due figli, ormai soli, sono portati a compiere scelte piene di pericoli e scarse di prospettive.
Il lettore partecipa e si chiede cosa farebbe nelle stesse situazioni ...
Storia disegnata e scritta da Lorena Canottiere per Oblomov Edizioni, 2019.
I protagonisti della graphic novel sono Katherine, Liam, Marzia e Rocìo quattro storie diverse, ma collegate da un filo rosso.
Katherine è Mansfield la scrittrice neozelandese vissuta a cavallo tra Ottocento e Novecento: parla con il fratello morto in guerra, lo vede e lo tocca.
Liam parla con il “fantasma” della ex-fidanzata con cui si sono lasciati perché ognuno non vuol rinunciare alla propria vita, più importante di una vita insieme.
Marzia vive in un’altra realtà, virtuale, non comunica con gli altri esseri che la circondano se non attraverso le sue fotografie.
Rocìo, è una intelligenza artificiale, che parla (o pensa) ad alta voce e vorrebbe diventare umana, aspettando che il suo umano torni a casa.
Torna il tema del dualismo mente e corpo: nel rapporto tra corpo, sensazioni e mente l’individuo sviluppa la propria coscienza di sè.
Ogni storia ha dei colori propri, (anche se si ritrovano poi in tutte), e precise caratteristiche grafiche; Lorena Canottiere ha un segno morbido, rotondo, utilizza colori pastello, caldi e freddi, a pennellate larghe.
I dialoghi sono rapidi, concisi e le storie hanno dettagli che le collegano in un costante passaggio di continuità.
ll messaggio forse può essere: noi possiamo anche pensare di poter immaginare il presente e il futuro perché pensiamo che il vivere sia questo ... ma forse non è così, si può pensare di prevedere tutto, “salvo imprevisti”.
TAKK - PERDERSI IN ISLANDA
Elisabetta Percivati
Scritta e disegnata da EPI (Elisabetta Percivati) per l'Editore Becco Giallo, 2019.
Un viaggio in Islanda, un reportage sulla storia e sulla cultura islandese dove troviamo il racconto degli antichi elfi e dei moderni lupi.
La giovane fumettista italiana Elisabetta finisce per errore in Islanda, e se ne innamora perdutamente.
Seguono quattordici anni di vita, ricordi di viaggio e permanenza, raccolti con precisione in questo libro che parla di ogni aspetto di questo paese disegnato dal ghiaccio e dal fuoco dei vulcani.
Uno degli ultimi luoghi che conservano originali caratteristiche fisiche della terra e spirituali degli umani, ammirato dal resto del mondo eppure non privo di scheletri sepolti nell’armadio, di notizie occultate, corruzione e inchieste ambientali internazionali, ma anche capace di soluzioni anticonvenzionali a grandi problemi.
Disegnato con un bel tratto nero e fluido, ricco di pagine organizzate per tematiche, dalle più leggere alle più serie e poetiche.
Molto utile per chi volesse cimentarsi nel viaggio in questo paese bellissimo e capirne la sua natura.
ENIGMA
La strana vita Di Alan Turing
Tuono Pettinato
Francesca Riccioni
Disegnata da Tuono Pettinato (Andrea Paggiaro) con la collaborazione per la scrittura di Francesca Riccioni, per l’editore Rizzoli Lizard, 2012.
Nel 2012, a cento anni dalla nascita del grande scienziato Britannico Alan Turing, viene pubblicata questa bella graphic novel sulla sua vita, qui vediamo di nuovo collaborare i due autori.
Disegno di Ethel, madre di A. Touring
Quello sopra è un disegno che la madre di Turing fece ritraendo il figlio mentre giocava con degli amici su un prato, da lei intitolato: L’hockey, ovvero Guardar crescere le margherite.
A questo disegno si ispirano le immagini disegnate per le prime pagine di questa storia.
Alan è un bambino introverso, dai modi originali, sottovalutato dagli insegnanti, un individuo però dotato di un'intelligenza vivace e superiore, spesso non compresa.
Nella storia vediamo rappresentati gli anni difficili della scuola, l'incontro con l'amico del cuore Christopher Morcom, morto prematuramente, e gli anni dell'Università a Cambridge, i rapporti con il mondo della Matematica e con i suoi scienziati di eccellenza negli anni prima della Seconda Guerra Mondiale.
Le intuizioni di Turing contribuiranno a creare Colossus, una macchina, (che porrà le basi per la creazione dell'intelligenza artificiale e che vediamo rappresentata nella graphic novel come un robot amico), creata per decifrare le comunicazioni dell'esercito tedesco durante la Seconda Guerra Mondiale e in grado di battere Enigma, lo strumento utilizzato dai nazisti per scambiarsi le informazioni in forma criptata.
La lotta tra le due macchine viene rappresentata come un vero e proprio scontro, sul modello dei mecha manga giapponesi, per ben 11 pagine!
La capacità di rendere accessibili, senza banalizzare, tutti i concetti matematici e logici presenti nella biografia del matematico britannico è un punto di forza del libro.
Felice è anche la scelta di raffigurare alcuni personaggi come in Biancaneve, per esempio rappresentando Hitler come Grimilde, (la strega di Biancaneve), che si allunga minacciosa sull’Europa, mentre i collaboratori di Alan a Bletchley Park sono visti come i Sette Nani.
Dopo la guerra la vita di Alan Turing ha una svolta drammatica. La tradizione conservatrice e il moralismo vittoriano, descritte con vignette che ci parlano di Oscar Wilde e E.M. Forster, determinano una condanna per la sua omosessualità, da lui mai nascosta, punita dalla legge con la castrazione chimica che lo porterà alla depressione e quindi alla morte.
Si suicida ingerendo un boccone di mela intriso di cianuro.
Sia la grafica che Tuono Pettinato usa, linee morbide e colori netti e l'ironia dei testi, con cui Francesca Riccioni tratta la gravità della vicenda, rendono il fumetto particolarmente accessibile sia come opera di divulgazione scientifica che come storia personale.
Quello della mela morsicata, è ormai un marchio legato indissolubilmente al rapporto tra uomini e macchine.
Nella prima il grande autore Jirō Taniguchi illustra otto racconti dello scrittore Ryuichiro Utsumi.
La seconda è invece scritta e illustrata da Taniguchi.
Entrambe sono pubblicazioni non recenti, ma per la finezza della grafica e il contenuto introspettivo dei racconti risultano molto attuali.
L'OLMO E ALTRI RACCONTI
Jiro Taniguchi
Graphic novel tratta dai racconti dello scrittore Ryuichiro Utsumi e illustrata dal grande illustratore Jirō Taniguchi, pubblicata dall'editore Planet Manga, 1993.
Jirō Taniguchi seleziona, nella vasta produzione dello scrittore Ryuchiro Utsumi, otto racconti che parlano di sentimenti, di relazioni interpersonali e del tempo che passa.
Nel primo racconto, “L’olmo”, una coppia di anziani si trasferisce in periferia in una casa che è sovrastata da un olmo.
All’inizio l'albero viene considerato fastidioso, ma col tempo, con la sua imponenza e solidità, l'albero diventa simbolo di sicurezza e tranquillità.
Nel secondo ci sono due nonni che, vivendo male il rapporto con i nipoti, si rimproverano di non aver cresciuto bene i propri figli.
Nel terzo ci sono amori passati, che ritornano in momenti inaspettati.
Nel quarto e nei successivi racconti ci sono rapporti fra fratelli, ora schietti e singolari, ora più drammatici.
Nell’ottavo racconto infine incontriamo la morte e l’incomunicabilità.
Dal punto di vista grafico è evidentissima l’intenzione di Jirō Taniguchi di adottare uno stile il più possibile realistico, che non trasformi i racconti in indagini psicanalitiche.
La rappresentazione della natura e gli animali sono componenti importanti di alcuni capitoli, così come le posture e le espressioni facciali.
L'autore incornicia alternativamente immagini in riquadri verticali e orizzontali, spesso illustra a pagina intera, quasi per meglio riportare l’attenzione del lettore su alcuni dettagli.
"L’olmo e altri racconti" è un libro profondo che parla di sentimenti umani rivelandoci le debolezze, le incertezze e gli egoismi.
La peculiare delicatezza nel manifestare i sentimenti, nel mondo orientale, è qui rappresentata finemente da Taniguchi, col suo tipico, malinconico, segno grafico.
AL TEMPO DI PAPA'
Disegnata e scritta da Jirō Taniguchi pubblicata dall'editore Planet Manga, 1994.E' la storia di Yoichi che apprende dalla sorella della morte del padre.
Ritorna così nella sua città natale, Tottori e rivivendo i suoi ricordi, quelli della sorella e dello zio soprattutto, ripercorre la vita passata ed il suo rapporto con il padre da cui si era allontanato.
Nell’incendio, realmente accaduto, che devastò la città il padre, barbiere, perde il negozio e la madre, per iniziare la ricostruzione del salone, accetta un prestito dai genitori.
Il padre, per ripagare il prestito e mantenere intatto il suo onore, inizia a lavorare senza sosta e questo crea un distacco con la madre che li porterà ad un divorzio, impossibile da comprendere per un ragazzo.
E' così che sua madre esce dalla sua vita e l’adolescente Yoichi, per riempire il vuoto lasciato da quest'assenza, si butta a capofitto nello sport prima e nell’affetto di un animale domestico poi, incolpando il padre della situazione.
La madre da una parte e il padre dall'altra si ricostruiscono una nuova vita e una nuova famiglia, ma Yoichi non ne vuole far parte, ormai adulto decide di intraprendere la carriera universitaria a Tokyo trovando successo lavoro e amore.
Dopo più di dieci anni dalla sua ultima visita Yoichi si ritrova così a tu per tu con il padre e con la sua città natale ...
Al Tempo di Papà è la riscoperta malinconica e nostalgica di un uomo dei suoi sentimenti e delle sue incertezze.
Sullo sfondo Taniguchi ricostruisce la vita del Giappone nelle piccole città nel dopo Guerra, contemporaneamente descrive una dimensione più personale seguendo Yoichi alla scoperta della fotografia, che significherà per lui “l’indipendenza”.
L’incomunicabilità è la chiave di volta di un rapporto padre -figlio complesso; solo la morte, come orizzonte ultimo dell’esistenza e criterio ultimo per giudicare azioni e comportamenti, muterà il punto di vista del protagonista non solo sul padre ma anche sulla sua città natale.
La grafica di Taniguchi riserva una particolare attenzione alle figure, raramente intere.
Il tratto è essenziale, i volti appaiono spesso privi di sfondi per non distrarre il lettore.
Buona Lettura!!!
Nessun commento:
Posta un commento