FABIAN NEGRIN





L’autore e illustratore di cui abbiamo preso visione nel nostro ultimo incontro è uno degli autori di storie più sperimentale, poetico e prolifico di oggi: Fabian Negrin.

Qui parleremo solo di alcuni dei suoi migliori albi, quelli a cui abbiamo potuto accedere, ma la sua produzione è molto ricca ed "europea", in quanto oggi vive e produce in vari paesi europei, la creatività quindi crea prodotti che non hanno confini o muri da abbattere per essere capiti e amati!!!


Qualche nota biografica

Fabian Negrin nasce nel 1963 in Argentina.

Negli anni della sua fanciullezza, anche in America Latina, era di moda la canzone italiana e Fabian la ascoltava (e ballava) con i cugini, pur senza capirne le parole (questi ricordi saranno la base della storia in “Guarda come dondoloedito da Galluci).

Fabian incomincia a cimentarsi col disegno molto presto, prima disegna figure e poi fumetti. 

A 18 anni abbandona l’Argentina, sono gli  anni della repressione e della dittatura, e si trasferisce a Città del Messico dove consegue la laurea all'Università Autonoma Metropolitana - Facoltà di Grafica e dove frequenta un master in incisione all’Accademia di Belle Arti San Carlos.

Sempre negli anni messicani studia cartellonistica con Wiktor Gorka e Corporate Identity con Felix Beltràn.

A Città del Messico inizia a lavorare come illustratore per i principali giornali e collabora come grafico con diverse case editrici e agenzie.
Pubblica anche alcuni albi e strisce settimanali su El Sol de Mexico e La Jornada

Prima vive a Londra e poi nel 1989 si trasferisce a Milano e inizia a disegnare illustrazioni che appaiono su numerosi quotidiani e riviste fra cui Corriere della Sera, Manifesto, Panorama, Marie Claire, Grazia e Linea d’Ombra.

Negli stessi anni crea anche le immagini di alcune campagne pubblicitarie per le Ferrovie, il Comune di Roma (Metrebus tra le altre) e Wagon Lits Francia.
Trascorre il 1995 fra Milano e Londra dove collabora con The Independent, Tatler, GQ, Walter & Thompson, Radio Times (BBC).

Nel1995 vince il premio Unicef alla Bologna Children’s Book Fair con le tavole di "In bocca al lupo”.

Nel 1999, 2001 e 2003 è selezionato alla Biennale di Illustrazione di Bratislava, e nel 2009 con i libri "Mille giorni e una notte" e “L'amore t'attende", qui ottiene la Bib Plaque.

Nel 2000 vince il premio Andersen - Il Mondo dell'Infanzia come miglior illustratore e, nel 2005, il Premio “Lo Straniero” assegnato dalla rivista diretta da Goffredo Fofi.

Dal 2001, dopo “Il gigante Gambipiombo” edito da Orecchio acerbo, ha pubblicato molti libri di cui è anche autore del testo. Attualmente continua il suo lavoro di illustratore sia in Italia che all'estero, prevalentemente nell’ambito dell’editoria per ragazzi e, insieme allo studio grafico Orecchio acerbo, disegna manifesti, locandine e brochure.


Qualche pensiero sul lavoro dell’artista

Fabian Negrin è un grande illustratore il cui lavoro è caratterizzato dalla capacità di esprimersi in maniere e stili diversissimi, in ognuno dei suoi pregevoli albi, spesso premiati.

L’autore si cimenta in narrazioni sempre nuove, ribaltando spesso il punto di vista di una fiaba classica o inventando esilaranti avventure criminose.

Il pubblico, per il quale Negrin crea, spazia dall’età dell’infanzia ad uno più adulto, per esempio illustrando proprie visioni oniriche e poetiche o racconti particolari e poco conosciuti di autori come Johann Wolfgang von Goethe, Charles Dickens, Charles Darwin, Jack London, o ispirandosi al lavoro di grandi autori per l’infanzia come Gianni Rodari.

Anche lo stile “ecclettico” con cui realizza le proprie storie illustrate, non è casuale, ma per ogni libro utilizza lo stile espressivo che il racconto richiede.

Attinge all’esperienza sviluppata sia in grafica, passando anche attraverso la lezione del design sui caratteri di Munari, sia in pittura, a volte figurativa a volte più “libera”, anche se non propriamente astratta.

Dalla sua opera emerge una malinconia e una capacità introspettiva, nel rendere il significato e lo spirito del racconto, che si ritrova anche nelle opere di alcuni grandi autori latinoamericani e una capacità di andare ad incontrare anche il lato oscuro in ognuno di noi.






Alcuni libri
(in ordine per anno di pubblicazione della prima edizione)



IL CAVALLO ALATO



Questo testo è stato scritto dall'autrice argentina Silvina Ocampo ed illustrato da Fabian Negrin e pubblicato da Mondadori nel 2000.


La piccola Irene ha un segreto.

Suo padre è il custode in un museo pieno di statue e di quadri che milioni di persone ammirano ogni giorno. 

In questo museo Irene ha fatto amicizia con la grande e bianca statua di un cavallo alato e insieme possono volarsene via nel cielo di notte, verso luoghi dove gli uomini non possono andare... 

Chi è questo bellissimo cavallo alato?

Lui è Pegaso, mitico cavallo, immortale che ha trasportato in groppa eroi e dei … 

Questa è una fiaba delicata e surreale …

Età di lettura consigliata dai 5 anni.







IL GIGANTE GAMBIPIOMBO

Il gigante Gambipiombo è un gigante che si nutre di nuvole, se ne riempie la pancia e poi esplode in grandi … scoregge.
Lui cammina sopra i cactus, senza farsi male e 
di notte va a caccia di oche che si nascondono fra le spine per dormire in pace.
E’ l'alba e nemmeno un’oca è caduta in trappola … sono oche, ma intelligenti, dicono al gigante di essere cammelli per salvarsi e lui ci crede.

Questo racconto scritto e illustrato da Fabian Negrin per l’editore Orecchio acerbo e pubblicato nel 2007, in un formato cartaceo a Leporello, è un racconto scoppiettante che divertirà i piccoli in modo intelligente soprattutto per il tema … le scorregge!!!

Età di lettura consigliata dai 4 anni. 










IN BOCCA AL LUPO

"In bocca al lupo" illustrato da Fabian Negrin ed edito da Orecchio acerbo ha conseguito il premio Alpi Apuane come "miglior albo illustrato del 2003" ed è stato inoltre selezionato alla Biennale internazionale d'illustrazione di Bratislava. 

L'albo rivisita la famosa fiaba di "Cappuccetto Rosso" ma diverso è il punto di vista: dalla parte del lupo.
Non è un lupo cattivo, ma tranquillo che vive nel bosco e che uccide sì altri animali, ma non per cattiveria, ma per sopravvivere.

Cappuccetto rosso, il lupo, la nonna e il cacciatore, i personaggi sono gli stessi della fiaba classica, ma li troviamo in almeno tre versioni leggermente differenti e famose, ma in tutte e tre simile è il nucleo centrale.

Guardando i disegni, però, si capisce che il carattere dei protagonisti, i paesaggi e le atmosfere sono differenti rispetto alle versioni classiche. Diverso, forse, anche l’epilogo.

Questo albo è un invito a non ascoltare il suono di una sola campana, ma cercare di capire sempre le ragioni degli altri, l’invito di un autore incline a  riflettere, e a far riflettere, sui luoghi comuni.


All'inizio della storia il lupo,si rivolge direttamente al lettore: "Mi chiamo Adolfo, e sono un lupo."

Adolfo, quindi, ci parla un po' della sua vita nel bosco e di come, un giorno, abbia incontrato una bella creatura, vestita di rosso, che non aveva mai visto prima …. della disperazione quando per una fatalità la mangia … del cacciatore, che gli spara, e poi tira fuori la bambina dalla sua pancia e questo fa di Adolfo non più solo un lupo, ma un angelo-lupo.

Per contro la bambina non viene mai chiamata "Cappuccetto Rosso", ma sempre e soltanto “bambina" un appellativo generico.
Le immagini di questo albo sono belle e originali ricche di particolari, spaziando dai toni caldi e brillanti, tra cui spiccano i verdi della foresta, l'abito rosso della bambina, a quelli in cui predominano invece quelli più freddi e scuri, a sottolineare i momenti drammatici.

Anche in quest'opera, infine, Negrin ha scelto di rappresentare in modo creativo alcuni passaggi per esempio quando il lupo, dopo aver incontrato la bambina, decide di prendere una scorciatoia per arrivare prima alla casa della nonna, che viene rappresentato con il passaggio dalla pagina del libro attraverso un buco, nella pagina successiva, cioè nella casa della vecchia.


Età di lettura consigliata dai 4 anni.







FUMO NEGLI OCCHI

Questa fiaba per bambini è sull’amore.

Zazà è la più perfida delle streghe, Stravinski è il più gentile dei maghi.
Intorno a questo amore c’è un circo di scimmie fameliche, demoni pentiti, orchi affamati, ostriche mostruose.

Negrin fonde nella propria immaginazione autori come Verne e Salgari, storie come quella del Titanic e della presa del Palazzo d'Inverno, citando Andersen e la nudità del potere, in un caleidoscopio ricco di immagini e parole, belle e originali che ci raccontano la banalità del male e la straordinaria, invincibile, forza dell’amore.

Storia scritta e illustrata da Fabian Negrin per Orecchio acerbo nel 2005.

Età di lettura consigliata dai 9 anni. 







OCCHIOPIN
Nel paese dei bei occhi

E' un’altra felice riscrittura, molto interessante, del famoso romanzo di Collodi, “Pinocchio”.
Senza modificare l’impianto originale, Negrin racconta la storia invertendo la dinamica dei rapporti fra personaggi.

Occhiopin è emigrato, vive a Villette Barbecue, un quartiere tra la città e la campagna uguale a mille altri quartieri in cui omologazione e ordine regnano sovrani.

Il bambino protagonista vuole uscire dal brutto e da questa omologazione e conformismo, ma si scontra con la cattiva fata turchina che lo punisce prima trasformandolo in asino, poi ficcandogli in testa il grillo parlante che lo sollecita al consumo e al conformismo e infine facendogli sparire il naso dal volto.

Occhiopin è uno sconfitto in questo mondo dove il suo stesso padre vuole farlo a pezzi per bruciarlo e quando butta via un vecchio ceppo sull'erba, questo poi germoglia e racconta ai bambini che vengono a giocare sotto le sue fronde di quel paese bello e libero, che ha avuto la fortuna di visitare quando era un burattino di legno, che è il Paese dei bei occhi.

La bellezza e la verità sono le due grandi aspirazioni del protagonista per le quali viene rifiutato dagli uomini, il rifiuto all'omologazione, agli schemi precostituiti e ai luoghi comuni diventa motivo di esclusione per il protagonista, che è percepito diverso e portatore di una visione critica della realtà.
Il pensiero libero rende diversi.

Un testo importante da non perdere, per piccoli e grandi, scritto e illustrato da
Fabian Negrin per Orecchio Acerbo nel 2006.

Età di lettura consigliata: da 9 anni.








CAPITAN OMICIDIO

Il testo di questo libro è stato scritto da Charles Dickens ed illustrato da Fabian Negrin per l’editore Orecchio Acerbo nel 2006.

Un inedito Dickens, caratterizzato dal colore nero del racconto.

Un Barbablù inglese, nella straordinaria versione di Dickens.
La sua risposta ai quei libri edulcorati confezionati per i ragazzi, che lui detestava, e che liquidava come "letteratura che rende stupidi”.
Un capolavoro di humor nero, ironico e grottesco.

Capitan Omicidio sposa giovani fanciulle, le porta in casa con il suo tiro a dodici, le costringe a preparare un pasticcio di carne e riempie il pasticcio con le teneri e giovani carni delle spose, naturalmente fatte a pezzetti e insaporite con sale e pepe. Da leccarsi le dita, fino all’ultimo ossicino.

Non è previsto un lieto fine, il Capitano sarà avvelenato da una possibile vittima, ma astuta … gonfiandosi fino a scoppiare …

I disegni di Capitan Omicidio sono quasi astratti, una lettura quasi separata dal testo, un albo pieno di elementi di suggestione grafica. Da consigliare a tutti.

Età di lettura consigliata: da 8 anni.








UNA RAPINA DA 4 SOLDI

Che succede se anche i soldi si mettono in testa di far soldi?
Una, moneta da un euro, Due, monete da due euro, Cinquanta centesimi (50 cent) e Venti centesimi (20 cent), sono al verde. E cosa può venire in mente a dei soldi per ottenere soldi?

Le monete non hanno mai lavorato, quindi pensano a una rapina.
Le banche per loro non hanno segreti, e non hanno bisogno neppure di un  basista.
Però non sanno che esiste qualcuno più ladro di loro, che ha già rubato fino all'ultimo euro: il proprietario della banca.
Le povere monete si ritrovano nel caveau con gli ormai squattrinati Marco, Franco, Lira, Peseta. 

Un modo per raccontare ai bambini il valore del denaro, ma soprattutto, di altri valori, in modo divertente.

Fabrian Negrin scrive "Eh sì, perchè se le monete sono tutte uguali ogni bambino è diverso dall'altro", quindi a ciascuno una faccina diversa! 

Un libro scritto e illustrato da Fabian Negrin per l’editore Orecchio Acerbo nel 2007, corredato di una monetina decorata e dall’inserto, su doppia pagina, del gioco Ruba - Regala!.

Età di lettura consigliata da 10 anni.









MILLE GIORNI E UNA NOTTE

Due racconti in un unico albo.
Un paese in cui il cielo è pieno di soli impazziti e una foresta impenetrabile nella quale il sogno di una zingara inventa la luna. 

"Mille giorni e una notte" un racconto dove tutto è possibile, come incontrare pittori come Rousseau il doganiere o musicisti come Erik Satie.

Questo libro a cavallo fra fumetto e albo illustrato, è uno straordinario viaggio nel mondo dell'immaginario e del fantastico.
Ricco di colti rimandi, citazioni e di texture di ispirazione orientale, di profili ieratici, di uomini che vivono ancora a stretto contatto con la terra e quindi, con il cielo.

La forma grafica, come lo stesso Negrin ha dichiarato più volte, rispecchia la narrazione del testo.

Un libro scritto e illustrato da Fabian Negrin per Orecchio Acerbo nel 2008.

Età di lettura consigliata da 9 anni.










L’OMBRA E IL BAGLIORE

Il testo per questo albo è stato scritto da Jack London, oggi illustrato da Fabian Negrin per Orecchio Acerbo nel 2010.

A cento anni dalla morte di Jack London, innumerevoli invenzioni per esaltare, in un libro per ragazzi che si avvicina all’oggetto d’arte, uno dei suoi racconti più misteriosi, peraltro il preferito di Jorge Louis Borges.

Paul Tichlorne e Lloyd Inwood sono amici e simili come due gocce d’acqua, nell’aspetto e nel carattere. Sono belli, intelligenti e perennemente in competizione tra loro, in tutto ed anche nella ricerca.
Non importa a chi per primo venne l’idea di diventare invisibile. Si tuffano nella competizione.

Eliminare la rifrazione della luce, seguendo due strade opposte, Paul sceglie la trasparenza, Lioyd il nero assoluto … ma entrambi hanno qualcosa che non possono sconfiggere … l’ombra e il bagliore …

Sofisticati giochi di trasparenze e opacità. Qui troviamo molte soluzioni della rappresentazione, il fumetto, carte speciali, pagine bucate.
Ogni tavola racconta identità e diversità.
La carta trasparente per rendere l’invisibile e i buchi per nascondere le immagini, dal chiaro allo scuro alternativamente.

Età di lettura consigliata: da 9 anni.












FAVOLE AL TELEFONINO

“Le fiabe esercitano un’irresistibile forza di gravità su chi vuol raccontare storie ai bambini, e si presentano come una cornice entro cui il narratore d’oggi può inserire le proprie idee più urgenti e intime. Con la loro estrema malleabilità, le fiabe trasportano da una generazione all’altra un nucleo narrativo immortale la cui origine si perde nella notte dei tempi fino a confondersi con l’origine dell’uomo. Sono vere e proprie forme di vita preistoriche che portiamo dentro di noi. Cercare di contenerle nei 160 caratteri degli sms è un omaggio giocoso e, al tempo stesso, il tentativo di dare un piccolo aiuto al loro viaggio verso il futuro. Con la speranza che le fiabe ci portino con loro.” (Fabian Negrin)

Questa premessa, dalla viva voce di Fabian Negrin, definisce il carattere di questo albo, scritto e illustrato per l’editore Orecchio acerbo nel 2010, una minuscola antologia che raccoglie alcune tra le favole più famose, rivisitate con ironia.

L’idea di fondo è originale: riscrivere le “favole al telefono” di rodariana memoria, ma attualizzate ai nostri giorni, vale a dire sostituite da sms.

Fabian Negrin raccoglie in tredici messaggi “fiabeschi”, composti da 160 caratteri, una raccolta di tradizionali figure fantastiche, alle quali dedica una brevissima narrazione. Pur semplificati, i personaggi delle fiabe mantengono le loro tradizionali caratteristiche: le streghe sono terribili, i lupi famelici, gli orchi affamati, i pirati avventurosi e le principesse addormentate… 

Ma queste fiabe sono anche attuali: gli alberi si perdono nella foresta e vengono riportati a casa da due fratellini; la bella addormentata viene risvegliata da un bacio, ma si riaddormenta subito; la bambina che non crede nei lupi viene mangiata da un lupo che non crede nelle bambine …

La scelta dell’autore è di illustrare i testi con delle nere silhouette dei personaggi, che ricordano le antiche illustrazioni dei libri di fiabe, alternate al bianco dello sfondo e al colore degli elementi di corredo.
Una tricromia, per ogni doppia pagina, che contiene la storia; tinte piatte, dal senape, all’azzurro, al rosa antico, la trasformazione raffinata e terziaria dei tre colori primari.

Una stuzzicante sorpresa nell’ultima pagina, l’autore invita il lettore a scrivere una favola di 160 caratteri e ad inviarla con un sms ad un certo numero, in cambio riceverà per sms la 14° favola che si intitola “C’era una volta una principessa che cantava con voce d’usignolo".

Età di lettura consigliata dai 4 anni.








IN RIVA AL FIUME

Il testo di questo albo è stato scritto da Charles Darwin e illustrato da Fabian Negrin per l’editore Gallucci nel 2010.

Questo albo ha vinto il Premio Andersen nel 2011 come “Miglior albo illustrato”.

Un modo poetico ed efficace di parlare delle teorie di Darwin sulla selezione naturale, con un linguaggio elegante, come le troviamo espresse nel paragrafo finale del testo di Darwin “L’origine della specie”.

Il metodo scelto per illustrare questo testo è una tecnica mista composta dall’uso di un acquerello vivace accostato a dei pastelli a cera.

Età di lettura consigliata dai 6 anni. 









LA VIA DELL’ACQUA

Un albo particolare, con testo e illustrazioni di Fabian Negrin per l’editore Liberilibri e pubblicato nel 2011,

Il libro consta di quarantatré tavole illustrate e di una poesia che introducono il lettore nel mondo lirico e onirico di Negrin.

E’ una grande metafora sul destino, il racconto per immagini di un viaggio: un’andata verso la vita e un ritorno verso la propria origine, tra immaginazione e ironia scorre il mare che qui è femmina, come la libertà.

Adatto ad un lettore più adulto.







BESTIE

Magnifiche immagini per un albo che prende le mosse da un papà, una mamma, due bambini un viaggio e la sosta per fare pipì … una piccola avventura a filo d'acqua... Ma dove spuntano tutti quegli animali …

Scritto e illustrato da Fabian Negrin per l’editore Gallucci e pubblicato nel 2012.










COME? COSA?

Sul molo di un qualsiasi porto una donna grida al marito che si sta allontanando in barca: Ehi, cosa vuoi magiare stasera? Il pescatore risponde: Purè di patate!

Qui inizia una serie di fraintendimenti, favoriti dal vento che distorce i suoni e le parole, e ne viene coinvolto un bambino, il figlio della donna e del pescatore, che per accontentare la richiesta del padre si troverà coinvolto in un’avventura per il mondo.

Il vento che diviene tormenta e poi uragano sarà l’involontario complice di  una catena di fraintendimenti linguistici con diversi personaggi che, credendo di aiutare il bambino, in realtà non capiranno assolutamente niente di quello che lui va cercando … un po’ come quando un adulto ha a che fare con le richieste di un bambino, non resta all’infanzia che affidarsi al caso per risolvere le cose, e forse ci sarà la possibilità che tutto finisca bene.
Bene? Come? Cosa?

In questo albo scritto e disegnato da Fabian Negrin per l’editore Orecchio Acerbo nel 2016, l’autore accetta la sfida di disegnare il vento e lo fa attraverso i suoi effetti, in un crescendo di vivaci “equivoci” anche linguistici, ci invita così a giocare e riflettere anche sulle parole. 

Età di lettura consigliata: da 3 anni.










L’APPRENDISTA STREGONE

Non è molto noto che la storia dell’apprendista stregone ha origini ben più antiche del film “Fantasia” di Walt Disney
La sua storia nasce dalla penna di Johann Wolfgang Goethe, sotto forma di ballata nel 1797 musicata poi nell’Ottocento da Paul Dukas.

Questa fiaba è stata riproposta da molti illustratori e anche Fabian Negrin si cimenta con essa, illustrandola in un libro per l’editore Donzelli nel 2017.

In questo albo il maghetto è alle prese col suo primo esperimento, senza il supporto del suo maestro stregone … un po’ come quando mamma e papà escono e ci lasciano da soli a casa per la prima volta…

L’interpretazione di Negrin, supportata anche da una nuova nuova e vivace traduzione del testo, esprime la gioia e la voglia di libertà dell’allievo che sperimenta per la prima volta autonomamente la magia … con tutto ciò che ne consegue …

Età di lettura: da 6 anni.







E adesso non ci resta che augurarvi 

nuove e magiche letture!!!

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